L'autunno 2014 è l'autunno della transizione più totale. Ricordate quella casa che volevo tanto, in mezzo al nulla, in mezzo al tutto che poi il terremoto l'ha resa inagibile? Si, quella. Ecco, dopo 5 anni e mezzo, dopo lotte contro la burocrazia, contro le ristrettezze, contro difficoltà di ogni genere, quella casa è stata demolita e finalmente ricostruita. Ora è una casa antisismica ed ecologica ed è pronta per essere abitata. Questo autunno è l'autunno della grande migrazione. Trasloco, un nuovo paese, una nuova scuola per i bambini, nuovi amici, nuovi ritmi di vita, una nuova aria da respirare. E' tutto da sistemare e da reinventare.
Quindi questo giardino è stato quasi del tutto abbandonato così come il mio vecchio giardino. Ho raccolto gli ultimi frutti che sono cresciuti nonostante le incurie. E' la natura che è forte e si prende cura di se stessa. Noi, umani, in fondo, siamo solo degli ospiti di passaggio.
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lunedì 1 dicembre 2014
giovedì 21 agosto 2014
domenica 17 agosto 2014
Il mio giardino abbandonato
Rientro, in punta di piedi, in questo mio piccolo giardino da troppo tempo abbandonato. Vorrei tanto ricominciare a curarlo, a renderlo vitale e rigoglioso come ai vecchi tempi. E' che mi manca...
Inizierò con pochi semplici gesti cercando di ricreare una certa familiarità e regolarità raccontando piccoli accadimenti o non accadimenti con i mezzi con cui mi esprimo meglio, cioè per immagini. Un diario, o quasi.
Oggi: sole, spiaggia, bimbi, un libro ritrovato in cantina e letto 14 anni fa.
Sarà un caso o è il mio subconscio che gioca con me ma anche il romanzo di Banana Yoshimoto, riletto oggi sulla spiaggia, inizia con un giardino, elevato quasi a ruolo di personaggio. Ecco l'incipit:
Inizierò con pochi semplici gesti cercando di ricreare una certa familiarità e regolarità raccontando piccoli accadimenti o non accadimenti con i mezzi con cui mi esprimo meglio, cioè per immagini. Un diario, o quasi.
Oggi: sole, spiaggia, bimbi, un libro ritrovato in cantina e letto 14 anni fa.
Sarà un caso o è il mio subconscio che gioca con me ma anche il romanzo di Banana Yoshimoto, riletto oggi sulla spiaggia, inizia con un giardino, elevato quasi a ruolo di personaggio. Ecco l'incipit:
IL GIARDINO DI MANAKA.
Sin
da piccola ho sempre amato il giardino di casa mia. Non era
particolarmente grande, ma in rapporto alle dimensTRAioni della casa
ricopriva una superficie abbastanza ampia.
Mia
madre era appassionata di giardinaggio, così c’erano svariate piante
dai frutti commestibili, pietre ornamentali disposte in forme
complicate, e alberi che davano fiori in ogni stagione. Perciò il
giardino aveva diverse facce.
E
in quel piccolo mondo c’erano molti posti dove potevo sentirmi a mio
agio. Il giardino mi era molto caro, e da bambina mi sedevo o mi
stendevo direttamente per terra con tutti i vestiti.
Poi,
diventata grande, quando avevo il tempo di sedermi in giardino, portavo
sempre con me una stuoia da mettere sotto e qualcosa da bere.
Stai lì senza fare niente eppure non ti annoi, si stupivano mia
madre, mio padre e Hiroshi, e io davvero non mi annoiavo: guardavo il
cielo così vasto, poi il muschio e le formiche ai miei piedi, e quando
tornavo di nuovo a guardare il cielo, il suo colore e la posizione delle
nuvole erano cambiati. Osservavo per un po’ queste impercettibili
trasformazioni del mondo, poi guardavo la luce che colpiva la mia mano, e
in questo modo il tempo passava a una velocità impressionante.
A
forza di guardare nel corso degli anni sempre lo stesso paesaggio, ogni
tanto quando ero lì mi capitava di non sapere più che età avevo. Seduta
con la schiena appoggiata a una roccia, alzavo lo sguardo verso il
cielo, i grandi rami e le foglie, e poi lo posavo sulle formiche, i
ciottoli, la terra. Così facendo finivo col perdere anche il senso delle
mie dimensioni fisiche, e questo mi dava una grande felicità. A volte,
quando mia madre tornava dalla spesa e mio padre rientrava dal lavoro
prima del solito, mi trovavano in giardino. I miei genitori sapevano per
esperienza che quando il tempo era bello non mi piaceva stare in
camera. Nelle belle giornate ero già una parte del giardino. Entrando
dal cancello, mi salutavano senza nessuna sorpresa.
A
volte veniva anche Hiroshi. Ma lui non entrava mai dal cancello.
Scavalcava la palizzata di bambù. Siccome non ci vedeva molto bene, mi
guardava sempre con un’espressione incerta, socchiudendo gli occhi per
essere sicuro che fossi io. Sorridevo. Anche lui sorrideva. Tutta la
nostra storia, da quando ci eravamo incontrati la prima volta,
dall’infanzia fino all’età adulta, è scritta in quel sorriso. Quando si
fa la stessa cosa per molto tempo, si crea una strana profondità. I
nostri sorrisi ne sono un perfetto esempio. In un attimo siamo
attraversati da una comunicazione così profonda che è impossibile
immaginare qualcosa di più nuovo e più bello.
Quando
questo accade, mi sembra davvero di trovarmi in un luogo senza pareti e
senza soffitto. Noi, abbandonati da tutto, incluso lo scorrere del
tempo, soli al mondo, ci guardiamo negli occhi. Mi sembra di sentire una
musica, di aspirare il fresco odore dell’erba. Solo i sensi, solo i
nostri spiriti, in questo mondo senza pareti, sotto questo cielo
immenso, si confrontano. Senza età, senza distinzione di sesso, con una
sensazione di solitudine, ma di grande spazio.
Quando,
dovunque io sia, vengo presa dall’inquietudine, nel mio spirito ritorno
al giardino. Il giardino è il punto dal quale sono partite le mie
sensazioni, lo spazio, eternamente immutabile, dove trovo la misura
delle cose.
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giovedì 20 marzo 2014
E finalmente la primavera!
L’equinozio di primavera anche quest’anno cade il 20 di marzo, alle 17.57 in Italia, nel preciso istante in cui il Sole attraversa, passando dall’emisfero australe a quello boreale, l’ orizzonte celeste e tocca il cosiddetto punto vernale.
Felice primavera a tutti!
domenica 2 febbraio 2014
Oggi. Ossia come passare il tempo senza fare nulla di produttivo e non sentirsi in colpa
Giornata fredda, buia e piovosa oggi quindi non abbiamo messo piede fuori tutto il giorno. Abbiamo dormito fino a tardi, abbiamo acceso il fuoco nel camino e abbiamo messo in disordine il tavolo.
Certe domeniche d'inverno sono proprio così. Siamo recidivi... e siamo felici d'esserlo. :)
Certe domeniche d'inverno sono proprio così. Siamo recidivi... e siamo felici d'esserlo. :)
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domenica 26 gennaio 2014
Nuovo anno, nuove transizioni
Sono molto silenziosa e apparentemente immobile questo periodo. In realtà sono in atto una serie di transizioni e rinascite di cui vi parlerò presto. Si crea, si costruisce, si va avanti. Si cerca di trovare una strada percorribile in questa nebbia fittissima che è l'incertezza del domani. D'altronde, se cerchiamo di vedere il mondo con positività, per quanto banale, è proprio vero: quando nulla è certo tutto è possibile.
Le temperature sono scese in questi giorni. Per fare queste foto mi si sono ghiacciate le mani e le orecchie. :)
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giovedì 12 dicembre 2013
Frantoi Aperti: un weekend in Umbria (parte 3)
La manifestazione Frantoi Aperti si è appena conclusa. Io non vedo l'ora che ricominci l'anno che verrà...
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mercoledì 4 dicembre 2013
Tombola dell'Avvento - giorno 4.
Buongiorno, cari! Eccomi nuovamente qui per annunciare il numero della #tomboladellavvento estratto oggi.
il N. 10 che corrisponde a Chiara di Ideekiare.
A domani! :)
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martedì 3 dicembre 2013
Tombola dell'Avvento - giorno 3.
Siamo al terzo giorno della nostra tombola e abbiamo ben due numeri estratti:
Io da parte mia vi ho preparato qualche idea realizzabile di tessuto o di feltro.
Palle di feltro su Zakka Life
Bambino Gesù in feltro nel The Vintage Umbrella
Alberelli di tessuto in One Crafty Mumma
Alberelli di feltro in Bugs and Fishes
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lunedì 2 dicembre 2013
Tombola dell'Avvento - giorno 2.
Vediamo insieme qual'è il prossimo numero estratto. E' il...
Si tratta de I mercatini di Natale a Goteborg di Paola. Mi fa venire una voglia di partire!
La mia ispirazione di oggi arriva dal blog Beyond The Picket Fence:
Una decorazione semplice semplice da realizzare con i bimbi.
A domani, per la terza estrazione della tombola dell'Avvento. :)
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domenica 1 dicembre 2013
Tombola dell'Avvento - giorno 1.
Ancora non sapete cos'è la #TomboladellAvvento?? Da oggi fino a Natale estrarremo un numero a sorte tra i blog partecipanti che ci proporranno una loro idea del natale. Una connessione in continua evoluzione tra vari blog, tra tradizioni e rinnovamento, tra cucina e viaggi, tra fantasia e creatività.
Il numero estratto di oggi è il numero 11 che corrisponde al blog Mamma ci porti di SILVIA che parla prevalentemente di viaggi per e con i BAMBINI. Questa volta, in previsione del Natale, ci parla di Cosa regalare per Natale ai Bambini.
Oggi vi voglio lasciare con qualche ispirazione natalizia. Il weekend precedente sono stata a Firenze per l'inaugurazione di una mia mostra (a breve qualche dettaglio), quindi non ho avuto tempo per provare queste belle cose di persona. Ma presto lo farò. Voi intanto portatevi avanti col lavoro se rimarrete ispirate.

L'ispirazione di oggi arriva da Inspired Ideas di Amy Powers da sfogliare online e pieno di idee carine da realizzare con i propri bambini.
mercoledì 20 novembre 2013
Frantoi Aperti: un weekend in Umbria (parte 2)
Frantoi Aperti è una cosa bellissima! Ti attira in Umbria con il pretesto dell'olio e ti fa trovare davanti un numero indefinito di possibilità e di bellezze: cose da fare, da vedere, da sperimentare.
Una di queste potrebbe essere una visita al borgo medievale di Armenzano, una frazione del comune di Assisi. Questo incantevole paesino è situato a 8 km dalla città di Assisi sul fianco orientale del monte Subasio, ad una altezza di circa 740 m s.l.m. La sua popolazione nel periodo medievale si componeva di circa 400 persone (40 fuochi), nel 1950 contava 550 persone, ora ridotte ad una trentina (da una fonte attendibile ho saputo che in realtà non si arriva a superare le 20 anime nei mesi più freddi).
(ci sono anch'io con il figlioletto a seguito)
Ma l'attrattiva principale non è tanto il borgo, per quanto pittoresco, ma i dintorni. Il suo punto forte è il turismo naturalistico in quanto il borgo è inserito all'interno del Parco Regionale del Monte Subasio e in assenza di inquinamento luminoso, acustico e chimico è un posto ideale per fare delle escusioni, anche con i bambini a seguito. I miei due rospi c'erano e hanno percorso tutti i circa 8 km del percorso organizzato dalla pro loco di Armenzano.Si tratta di un percorso parziale sul sentiero 62 del CAI in mezzo a boschi e uliveti con una sosta per fare merenda con olio nuovo e formaggio presso una fattoria.
[segue...]
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