In effetti manco da mesi. Dovrei raccontare in sintesi cosa è successo di importante negli ultimi mesi ma non è facile mettere a fuoco gli avvenimenti più importanti. Come faccio a sapere quale tra questi risulterà decisivo per quel che avverrà nel futuro? Guardando indietro, da quando ho lasciato il "nido", ci sono stati tanti di quei accadimenti che hanno deviato la mia vita in una determinata direzione e senza quelli, ora, probabilmente sarei altrove, sarei probabilmente una persona un pò diversa, vivrei un'altra vita ed è affascinante fare delle supposizioni, immaginarsi delle esistenze alternative alla Sliding Doors. MA. Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo avuto e stiamo tuttora avendo, sono convinta che il mio posto sia proprio qui, con queste persone che hanno avuto la sfortuna e sfortuna di essere la mia famiglia e, insieme, continueremo su questa strada lunga e tortuosa verso la realizzazione del nostro sogno. Di questo ve ne ho già parlato e ci tornerò in seguito.
Cercherò di essere pragmatica e provo ad elencare cosa è successo di importante e degno di essere ricordato (questo blog è e rimane pur sempre un diario, no?). Intanto
la mostra di cui siete stati abbondantemente informati, quindi non vi annoio oltre. Aggiungo che sta nascendo l'idea di un'altra mostra: come sempre sono in estremo ritardo. Ho 3 settimane per progettarla, realizzare i quadri e allestire! Panico... (e ora un bel respiro!)
Sul versante lavorativo le cose non vanno molto bene. Sto vivendo sulla mia pelle le consequenze della crisi: il lavoro c'è soltanto a tratti e anche quando si lavora i pagamenti si fanno attendere per mesi. Una fatica fisica e psicologica continua - ma cerchiamo di rimanere ottimisti! Mi dico sempre: il peggio è passato. M'illudo? Forse.
Tra le cose positive che mi sono capitate negli utlimi tempi: una supplenza di qualche settimana in un liceo. E' stata un'esperienza dura ed esaltante allo stesso tempo. Ho capito che è il lavoro che ho sempre voluto fare, persino quando ero adolescente, l'altra parte della cattedra e non facevo che ribellarmi contro l'autorità dei miei professori (dovevo essere terribile!).