venerdì 22 maggio 2009

Il terremoto di casa nostra


E' l'ultima volta che ne parlerò, l'ultimo sfogo, poi tacerò per sempre. Dopo aver visto Onna e altri paesini nel aquilano il nostro problema è una nullità, ma pesa lo stesso. Come vi dicevo ora viviamo in una situazione transitoria, in una casa transitoria aspettando di poter finalmente recuperare quel rudere vicino al bosco che ci permettrà di vivere la vita che sogniamo. Una vita sostenibile, etica ed ecologica, autoproducendo il possibile e decrescendo felicemente. Amen. Ci abbiamo messo un anno per finire il progetto di ristrutturazione o meglio ricostruzione per rendere la casa un casa passiva, a bassissimo impatto ambientale, una casa comoda e piena di potenzialità. Aspettavamo un prestito dalla Banca Etica per iniziare i lavori.
Poi arrivò il terremoto. I danni ci sono, eccome. Architravi rotti, tetti sfondati, crepe larghe da potersi infilare un topo (solo loro mancano!).

A questo punto il nosto architetto ci consiglia di stracciare il progetto, buttare giù la casa e fare tabula rasa. Ricostruire il tutto da capo costerebbe meno che ristrutturarla. Il nostro sogno si sta allontanando sempre di più. Per di più, nonostante ci fossero decine di case evacuate e dichiarate non agibili, il nostro comune non rientra nell'elenco dei comuni che possono usufruire in qualche misura di contributi e/o agevolazioni statali o comunitari per la ricostruzione. Insomma, sono cavoli nostri...

Fine della lamentela.


Ma la notizia buona è che abbiamo metabolizzato abbastanza bene l'accaduto. La rospa non si preoccupa più di preparare il cestino con i suoi giochi preferiti prima di andare a letto - così se si deve scappare riesce a trarli in salvo. Io ho ricominciato a dormire più profondamente e con gli occhi chiusi. Prima dormivo tenendo d'occhio il bicchiere d'acqua sul comodino e inquadrando le vie di fuga. Oggi abbiamo anche smontato le tende nel nostro giardino. Dichiaro ufficialmente fine dell'emergenza e della psicosi connessa.

Di Snoppy Slupp vi parlerò più tardi, ora sono esausta.
Buon fine settimana a voi. :)

9 commenti:

il_semedisenape ha detto...

coraggio!!sono sicura che il vostro progetto decollera'...magari ci mettera'piu'tempo, ma le difficolta' della vita ci portano a voler ancora di piu' realizzare i nostri sogni. vi sono vicina, un abbraccio

sara

Perline e bottoni ha detto...

Quando mi trovo in situazioni difficili penso che l'unica possibilità sia quella di reagire e adattarsi alle nuove realtà. Cercare di avere il massimo (o il meno peggio) dalle nuove situazioni, tanto non si possono cambiare cose indpendenti dalla nostra vlontà. Ci vuole solo il tempo per metabolizzare l'amarezza e per riflettere sulle nuove opportunità. Vedrai che superato lo sgomento iniziale troverete la soluzione. L'importante è guardare avanti e volersi bene.

Anonimo ha detto...

Avete vissuto una situazione terribile e il fatto di andare a dormire con l'angoscia di ciò che può succedere nella notte penso sia davvero tremendo.
Ma la meraviglia della vostra terra, le foto bucoliche che ci mostri, lo splendore di quei luoghi sapranno darvi la forza e il coraggio per perseverare nella vostra strada e costruire la casa dei vostri sogni.
Un abbraccio.

MammaNatura ha detto...

coem sempre bellissime foto...mi sono innamorata di questo posto...che c'è un rudere pure per noi che ci trasferiamo????

crimasot ha detto...

avete tutte le potenzialità per realizzare il vostro sogno, perché ci credete e ne siete innamorati!

Unknown ha detto...

Mmmm, sono cerat che tutto si sitemerà e la casa tornerà ad essere più "vicina", in qualche modo! Per ora è bello che dormi di nuovi con gli occhi chiusi!

i roberti ha detto...

Ciao Eniko sono contenta che tu stia uscendo pian piano da questo spavento e dal dolore per un sogno rallentato ma sono certa che pian piano ci riuscrete a realizzarlo. un consiglio: ascolta un'altro tecnico esperto in strutture antisismiche e poi decide cosa è meglio fare. se ti va cottattami ho un'amica che sta in un ufficio tecnico di un comune marchigiano (MC) e che si è occupata di ricostruzione dopo il terremoto e ha scelto una vita identica alla tua..sono certa che potrebbe darti qualche dritta e che ti piacerebbe molto. è stata mia compagna di studi e di tesi, molto seria e molto brava..per un consiglio sono certa che le farebbe molto piacere conoscervi..sembra una coicidenza ma quando ti ho conosiuta ho pensato a lei...i casi della vita!
ti abbracio forte
roberta
non demordere..sei una tosta!

estrellazul ha detto...

ciao, sono giorni un pó complicati per me, e tutto nasce dagli impicci di lavoro, ma ti seguo sempre, e avevo letto questo post qualche giorno fa, non avevo fatto a tempo a lasciarti un pensiero, ma ci ho pensato varie volte perché anch'io ultimamente ho l'impressione che alcuni sogni si stiano allontanando, ma l'unica cosa che posso fare per conseguirli, é continuare a crederci, testardamente, perché é solo cosí che si puó restare allerta per trovare un altro autobus quando si continuano a perdere quelli che arrivano

luby ha detto...

in bocca al lupo, per tutto.

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