Anche quest'anno è andato. Ci si arriva sempre col fiatone, ridotti all'ultimo momento - non possiamo farci niente, siamo fatti così. Se non fosse per i rospi, noi il Natale manco lo festeggeremmo - credo. Non dico che non sia una festa bella, buona. Non siamo religiosi ma il messaggio è giusto, solo che io sono per rendere quei valori universali e sbandierarli tutti i giorni dell'anno. Vogliamoci bene sempre, facciamoci dei regalini spesso, ricreamoci momenti di magia appena se ne trova l'opportunità...
Vabbè, torniamo a noi. Anche quest'anno, pur arrivando col fiatone all'ultimo momento, alla fine siamo riusciti a fare tutto. A trovare i regali giusti, a ricreare una certa aura di magia intorno a quest'evento.
I rospi hanno invocato tutto il pantheon natalizio per avere il piessepi, la uiiii o il nintendodiesse e tutti cavolazzi annessi - niente da fare, anche loro sono i figli dei nostri tempi, è inutile negarlo. L'anno scorso Babbo Natale era un pò duro d'orecchie, non ha sentito bene le loro richieste ma quest'anno ha dovuto acconsentire - per quanto ai genitori non facesse proprio piacere. Comunque, abbiamo pensato a questo: i bambini di scuola elementare sono tutti conformisti, tendono ad allinearsi al comportamento della maggioranza, è questo che li rende felici ed equilibrati. Non amano sentirsi diversi (l'unicità e la stranezza saranno delle virtù solo durante l'adoloescenza). Questo è un dato appurato dalla scienza del comportamento e riscontrato anche nei nostri cuccioli. Loro SONO diversi: sono bilingui, per metà stranieri, che vengono da "fuori", hanno la madre forestiera, fanno cose diverse dagli altri, viaggiano spesso, mangiano e si vestono spesso diversamente dei loro compagni, ecc. ma vedo, che nonostante queste differenze fanno di tutto per conformarsi ai loro compagni, per far parte del gruppo - che è un bene. Imparano l'adattamento. Finora il punto doloroso per il piccolo era il fatto che tutti i suoi amici avessero tutte le diavolerie tecnologiche invece lui... ha la madre che gli regala cappellini di lana fatti a mano e ci tiene più a fare il pane in casa che non a procuragli il piessepì e affini. :)
Abbiamo voltato pagina. Abbiamo permesso a Babbo Natale di portare loro il nintendods con tanto di supermario che corre, salta, schiva ostacoli vari. Abbiamo fatto questo compromesso: gioco elettronico si, ma no violenza-sangue che schizza - ecc.
Voi come avete fatto a tenere in equilibrio i desideri dei vostri figli e gli intenti educativi?
4 commenti:
Non ho figli ma credo che coniugare le due cose, intenti educativi e richieste dei bimbi, sia una cosa moooolto difficile da raggiungere!
Non ho figli ma credo che coniugare le due cose, intenti educativi e richieste dei bimbi, sia una cosa moooolto difficile da raggiungere!
Ciao Eniko,
anche a casa nostra babbo natale è stato un po' duro di orecchie, e ha ceduto al diessenintendo solo lo scorso anno, ossia a quasi 9 anni di mio figlio maggiore. Risultato: i primi tempi era un appuntamento fisso e irrinunciabile, ma entro l'estate è diventato un gioco come gli altri... a volte passano intere settimane senza chiedere di usarlo :-)
Quest'anno mp3 e libri libri libri ...
fede
Ehhh cara Eniko... nulla di quello che scrivi mi giunge nuovo... ho cercato di tener duro con i primi due... almeno finchè ho potuto, ma la terza peste ha avuto la strada facile facile... solo per il fatto che ce l'ha super spianata dagli altri e di piessepi, nintendods, wii, ecc ce n'erano già in casa per tutti i gusti... :o(
Ma rigorosamente niente giochi violenti neanche qui!!! Per nessuna età!!! Almeno una magra consolazione... ;o) U bacio grande e tantissimi auguri per un suppppeeeerrrr 2013!
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