domenica 30 settembre 2012

San Michele, 2012



Anche quest'anno, nel nostro piccolo, abbiamo festeggiato S.Michele. E non per ragioni religiose, ma fondamentalmente per due motivi: per mantenere intatta la celebrazione ciclica delle varie stagioni dell'anno e  anche come pretesto per meditare su cose più "alte".

Le feste, che vengono vissute sempre nello stesso periodo e sempre in maniera più o meno uguale, conferiscono all'anno un preciso ritmo. Dice Rudolf Steiner: " Il ritmo ha in sé vita, è il portatore della nostra salute": poiché i bambini non sono in grado di sentire da sé questo ritmo e dipendono dal mondo esteriore, è di grandissima importanza che siano aiutati dagli adulti, con consapevolezza, a vivere in uno “sano ritmo”. Più la vita del bambino scorre ritmicamente e con regolarità , asserisce Stenier, e più egli sì svilupperà in modo sano. Con queste feste, celebrate anche con semplicità, i bambini possono sperimentare profondamente, ma inconsciamente, le diverse stagioni e capire la natura e i cambiamenti del mondo fisico, inoltre si insegna a loro ad avere cura delle tradizioni e dei costumi religiosi e/o culturali che sono una radice profonda e fondamentale nello sviluppo identitario e di appartenenza di ogni piccolo individuo.


 Cosa significa San Michele dal punto di vista simbolico?
Ora, che le giornate diventano sempre più buie e fredde, anche l'animo umano di deve fare coraggio e prepararsi a questo lungo periodo  per arrivare intatto alla primavera. Dopo gli eccessi e le sregolatezze, il caldo e la luce dell'estate, abbiamo bisogno di una maggiore introspezione e quiete per poter rafforzare le nostre riserve interne.
San Michele, uno dei quattro arcangeli della tradizione cristiana, fu colui che cacciò  Lucifero dal Paradiso. Egli è l'angelo del coraggio, l'angelo della lotta contro il demonio e potrebbe esserci d’esempio per trovare la forza e il coraggio necessari per affrontare il periodo più buio, più morto, più freddo dell'anno. San Giorgio (e la leggenda del drago) è l'equivalente terreno di San Michele. I bambini adorano le storie dei draghi, noi grandi invece potremmo pensare simbolicamente a un periodo dell'anno in cui, andando verso il buio, potremmo dover lottare contro i nostri, personalissimi draghi interni.
Ma torniamo ai festeggiamenti. Ammetto, che non eravamo per niente preparati, abbiamo semplicemente improvvisato. E allora abbiamo creato una semplicissima giostrina sospesa con i principali personaggi: S.Michele/S.Giorgio e il drago. Poi abbiamo usato le mele, come simbolo dell'autunno e come buon auspicio, per cuocerle al forno (segue ricetta).
Giusto due immagini. Avvertenza: la mia macchina fotografica non funge più, queste sono foto fatte con l'iPhone e con luci artificiali (non sono un granchè, ma di meglio non potevo). Scusatemi,  ma a volte va bene così.





Godetevi quel che resta di questa domenica capricciosa. :)

4 commenti:

Lo ha detto...

posso solo dirti che anche io ho celebrato San Michele con il cuore e con lo spirito e con il pensiero.

sabrina ha detto...

bellissimo questo lavoro, l'anno prossimo lo faccio anche io!!

lacasasullaScogliera ha detto...

Ciao, il tuo blog è veramente molto interessante! Sono affascinata, come mamma, dalla pedagogia steineriana ed ogni volta che posso vado con la mia bambina di 8 anni alla Scuola Waldorf più vicina alla mia città... Matilde adora la festa di Natale con i lavori a maglia, le coroncine e la meravigliosa libertà che i bambini hanno là: muoversi, giocare, lavorare con le mani, sporcarsi... seguirò con grande interesse il tuo blog!
Elli

Paola Bonavolontà ha detto...

mi piace moltissimo, l'idea, la spiegazione e l'attuazione

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