Si, alla fine le cose sono degenerate. Appena siamo entrati nella casa che abbiamo affittato (sistemando tutto, intestandoci le utenze, ecc.) abbiamo cominciato a notare delle cose strane (pavimento che si sbricciolava, i muri - appena imbiancati - che si gonfiavano, ecc.). Erano tutti sintomi di una pesante umidità di risalita, fatto occultato accuratamente dai proprietari, perciò dovevamo subito cercarci un'altra casa, più idonea dal punto di vista igenico-sanitario e ricomiciare il trasbordo. Mi sentivo di vivere in uno dei romanzi di Kafka, una situaziona assurda e paradossale dopo l'altra, a trascinarmi dietro bagagli, figli, piante di limone e pianoforte. Ma eccoci qui, usciti dal tunnel degli scatoloni, finalmente abbiamo un tetto sopra la testa, la casa relativamente sistemata e un giardino come si deve. Posso iniziare a coltivare il mio piccolo spazio interiore/virtuale e il nostro giardino abbandonato.
Un grazie di cuore a chi è venuto a trovarmi anche quando non c'ero, lasciandomi qualche parola gentile, qualche pensiero positivo.
Anche se ci siamo sistemati, purtroppo il tempo mi mancherà sempre. I bambini sono in vacanza e hanno bisogno di attenzioni tutto il giorno. In più sto cercando di lavorare, con relativo successo, sulla traduzione di un romanzo. Non offendetevi se vi vengo a trovare poco, non è per mancanza di interesse, davvero.
Vi lascerò solo due foto poi torno al lavoro.
Aggiornamenti ed esperienze positive:
siamo usciti dal tunnel(nella foto: due nostri cari amici olandesi)
nonostante le esperienze kafkiane siamo rimasti uniti e sereni
il solito Snupone, simpatico ma birbone
nei ritagli di tempo abbiamo continuato ad esplorare il mondo vicino
"abbiamo" superato decorosamente il nostro primo saggio di pianoforte
ci "siamo" guadagnati la cintura gialla
"abbiamo" partecipato al City Camp dove abbiamo imparato Five Little Monkeys
e abbiamo ospitato a casa nostra una tutor inglese, SarahA voi, come va la vita?
:)
