mercoledì 13 novembre 2013

Frantoi Aperti: un weekend in Umbria (parte 1)



Eccomi, riemersa dopo un entusiasmante week end in Umbria sulla Strada dell’Olio. Nella mente di tutti è ben presente l’idea della Via della Seta con tutti i connotati dell’avventura, preziosità e lontananza esotica ma, scommetto, non tutti hanno sentito parlare della Strada dell'olio Dop dell’Umbria. Eppure anche qui si trattano sostanze preziose come l’oro verde senza dover rinunciare all’avventura. Per quanto riguarda la non-lontananza è un punto a favore: non si deve girare mezzo mondo ma arrivare ‘solo’ in Umbria, nel cuore verde d'Italia dove si intrecciano straordinariamente e in maniera unica arte, natura, città e campagna, mito e realtà, spiritualità e civiltà  e dove è particolarmente forte la tradizione gastronomica  e il senso dell’ospitalità.
Quindi ovunque voi siate, al Nord o al Sud, basta volerlo. Specialmente in questo periodo, in occasione dell’evento Frantoi Aperti durante il quale si possono visitare i migliori frantoi dell'Umbria con la possibilità di vedere, scoprire, imparare, annusare, assaggiare e, mentre si fa tutto questo, di godere dei paesaggi, di città d’arte, di paesi e borghi autentici, pieni di storia e fascino.
Per chi mi conosce sa che la parola non è il mio mezzo preferito. Io racconto per  immagini.
Spero che da questo racconto visivo traspaia quanto io sia stata bene, che aria buona ho respirato, che sapori autentici e gustosi ho assaporato e che belle persone ho incontrato in questa terra.  E il mio stupore, la mia profonda empatia e ammirazione.

Il tema di questo primo post non può che essere l'oliva. La raccolta, manuale ('pè non stressà la pianta') di una famiglia umbra tra scherzi, risate e sudore.









Poi, seguendo la filiera di produzione, siamo andati in un frantoio. Antico. In mano alla stessa famiglia di olivicoltori e  frantoiani da generazioni: l'Antico Frantoio Petesse.


La famiglia coltiva circa 30 ettari di oliveti tra Assisi e Spoleto e hanno fatto la scelta di coltivare tutto con metodi di agricoltura biologica. Quando siamo arrivati, la conduttrice Maria Angela Petesse e sua figlia erano nel bel mezzo del lavoro ma hanno trovato tempo per portarci in giro nel frantoio, spiegarci i come e i perchè e di offrirci una merenda da leccarsi i baffi con bruschette calde e olio appena franto, formaggio e miele e un buon bicchiere di vino rosso.



(Per raccontarvelo in maniera sintetica: le olive, raccolte a mano, vengono molite il giorno stesso della raccolta. Le olive prima si decespugliano, poi vengono lavate, molite e dalla pasta scaldata max 28-30°C si ottiene un olio extravergine di un verde intenso e dal gusto fruttato. Affascinante, vero?)

Poi il Frantoio Gaudenzi con una storia più recente ma gestita con tanta passione e freschezza.

Il frantoio, iniziato dalla famiglia in 1950, è dotato di moderne macchine che lavorano le olive a basse temperature ed estraggono l’olio a freddo. L’elevata qualità raggiunta dalle selezione di extra vergine prodotte dal Frantoio Gaudenzi è stata più volte premiata sia in sede nazionale che internazionale.

Nel frantoio oggi lavora anche il nipote del fondatore Stefano che, appena conclusi gli studi, ha deciso di seguire la passione di famiglia. E' lui a farci da cicerone nel frantoio.

 [trova l'intruso]


Per oggi basta. Prossimamente racconterò di più.

9 commenti:

Il Mondo Capovolto ha detto...

La tua visione fotografica e del mondo è simile alla mia :) mi piace molto questo post! Questo è uno dei blog più sottovalutati nonostante la sua indubbia bellezza. Uno dei miei preferiti da sempre*

Daniela ha detto...

Un paio di settimane fa abbiamo partecipato alla raccolta delle olive a casa dei nostri amici toscani, è stato divertente :-) e l'olio ottenuto da quella spremitura è delizioso!

enikő ha detto...

Rose Mel, mi fai uscire la lacrimuccia... che bella cosa che hai detto. Grazie. :)***

Daniela, queste sono esperienze vere, concordo. Rimangono. Poi si assaggiano :))

Rosi Jo' ha detto...

Foto meravigliose, è un post spettacolare!
Grazie per la condivisione...per un momento mi è sembrato di stare lì con te!

mamma, vieni?! ha detto...

Ma che invidia!!

dandaworld ha detto...

Eh, che bello, mi ricordo quando da piccola andavo in campagna con mia nonna e la aiutavo a raccogliere le olive cadute sul telone... poi quell'odore intenso di olive, nella sua casa, prima di portarle al frantoio...
Come sempre le tue foto sono una meraviglia! :)

pandora ha detto...

...bello!
Mi rendo conto che romai ti seguo quasi esclusivamente su instagram...ma qui non c'è paragone, tutte le tue belle foto!
Mannaggia a me e al tempo :P
Baci

fiore-crea.blogspot.com ha detto...

bellissime foto..complimenti anche per il post.
Dobbiamo aiutare il made in italy e tu lo hai fatto alla perfezione.

luby ha detto...

Maritotigre ha olive proprie,ogni anno so cosa si prova a tirar giù quelle perle verdi :)

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