martedì 1 febbraio 2011

Marocco. Appunti di viaggio. #1

Siamo appena tornati da un breve viaggio in Marocco, a Fez per esatezza, e vorrei condividere con voi alcune nostre esperienze e alcuni riflessioni. Raccontare è un pò come creare una specie di ordine tra la miriade di esperienze visive, sensoriali e cognitive. Vorrei avvertirvi però che si tratta di impressioni sommarie, un pò sconclusionate, decisamente soggettive e non definitive su una piccola parte del Marocco.


Prima di partire ho letto decine di descrizioni, racconti, "recensioni" sul Marocco ma quasi tutti descrivevano un paese, una cultura idealizzati fatti di atmosfere magiche, di tradizioni affascinanti, di bellezza selvaggia, ecc. Si, lo è. Anche. Ma è anche un paese in cui è facile assistere e diventare protagonisti, nostro malgrado e con disagio, di scontri di culture assai diverse tra loro e trovarsi a convivere con un'arretratezza sociale sconcertante. Scoprire che essere donna, lì, costituisce una condizione sfavorevole e che si è giudicati inferiori a priori. E' bello godere del senso di ospitalità tipica della cultura arabo-musulmana ma è anche sconfortante subire atteggiamenti prevaricanti e, certe volte, aggressivi di quelli che vogliono a tutti costi, in un modo o nell'altro, fare soldi con noi. Siamo stati accerchiati, inseguiti, aggrediti verbalmente quasi tutti i giorni. Ecco, il Marocco è anche questo.
E non dico queste cose con un senso di superiorità culturale che è spesso l'atteggiamento tipico dell'Occidente verso le altre "subculture" (la mia è una provocazione, non mi attaccate per il termine usato). Abbiamo tentato, con umiltà e apertura mentale, di comprendere una cultura radicalmente diversa dalla nostra. Abbiamo persino tentato di imparare un'arabo rudimentale per un approccio più diretto e una comunicazione più fluente eppure siamo andati a sbattere contro muri di incompresnione e pregiudizi. Ma va bene così, da tutto si impara. Siamo tornati a casa con tante esperienze nuove e con una visione del mondo ulteriormente allargata. Vi racconterò alcui aspetti del Marocco visti dalla mia personale prospettiva...

5 commenti:

luby ha detto...

a me succede in città,in una città che non amo proprio a causa dell'atteggiamento delle persone.
parlo di città italiana...
e non posso fuggir via,dal marocco tu lo hai potuto fare,zac un biglietto e sei nel posto che chiami casa,io per ora sono incatenata in questo buio...in cui vivo,ma non è casa...assolutamente no...

singlemama ha detto...

prospettiva interessante, per certi versi triste, forse, ma la preferisco alle realtà sfalsate da tour operator.

Il Mondo Capovolto ha detto...

Grazie per la tua condivisione!E' bello leggere le esperienze delle persone nei vari paesi, perchè spesso la realtà ci viene presentata in modo sfalsato e poco esatto..ed invece è interessante che vi siano anche altri lati da scoprire, non solo gli stereotipi.
Aspetto le altre foto :)

Lo ha detto...

credo che in ogno luogo ci sia un lato visibile e uno oscuro...che mi piace cercare...per vedere il reale. un abbraccio

.MA ha detto...

Ciao!
una domanda, per caso hai qualche amico marocchino?
bisogna oltrepassare il concetto di ghettizzare le emozione!
Il ghetto fisico, materiale sappiamo che é difficile, direi quasi impossibile da oltreppassare, ma se ci mettiamo anche quello emozionale, verso chi mondo stiamo andando!
Saluti

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